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Avviato il percorso al Sant’Anna per diventare il primo ospedale lombardo “Amico della demenza”. Delegazione della Geriatria in visita a Baggiovara

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Una delegazione della Geriatria del Sant’Anna ha fatto visita nei giorni scorsi all’Ospedale Civile di Baggiovara per conoscere i percorsi e l’organizzazione che hanno consentito il riconoscimento di primo Ospedale Dementia Friendly

Data di pubblicazione:

05 Luglio 2025

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Una delegazione del reparto di Geriatria dell’ospedale Sant’Anna ha fatto visita nei giorni scorsi all’Ospedale Civile di Baggiovara per conoscere i percorsi e l’organizzazione che hanno consentito, nel maggio del 2025, allo stabilimento dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena di essere riconosciuto come primo Ospedale Dementia Friendly. L’incontro è stato organizzato con Federazione Alzheimer che sta accompagnando l’ospedale Sant’Anna nel percorso per diventare il primo ospedale lombardo Amico della Demenza. La delegazione comasca era composta dal primario, il professor Andrea Maria Maresca, dalla dottoressa Chiara Morichetti, geriatra, dalla dottoressa Chiara Tagliabuecoordinatrice infermieristica, dalla dottoressa Carolina Mutti infermiera case manager. Ad accoglierli il professor Marco Bertolotti, primario della Geriatria, la dottoressa Francesca Neviani, geriatra, la dottoressa Annalisa Chiari, neurologa della Neurologia diretta dalla professoressa Jessica Mandrioli, il dottor Maurizio Luca, coordinatore infermieristico della Geriatria, una rappresentanza del personale di Geriatria e Neurologia e la dottoressa Ilenia Doronzo, del Coordinamento, Gestione e Sviluppo dei Progetti di Umanizzazione delle Cure di AOU di Modena.

Come sottolineato nel corso dell’incontro, il modello Dementia Friendly Hospital è “un approccio di sanità inclusiva che prevede un ospedale, a misura di tutti, anche delle persone più fragili, come gli anziani affetti da demenza. Garantire il rispetto dei bisogni delle persone con demenza significa prevenire il peggioramento della disabilità, lo sviluppo di disturbi comportamentali e favorire il benessere della persona. Questo comporta una migliore qualità ed efficienza del servizio ospedaliero con ricoveri più brevi, un minor numero di complicanze e una maggiore soddisfazione non solo della persona ricoverata ma anche dei suoi familiari e del personale sanitario coinvolto. L’ospedale Dementia Friendly è un luogo dove la formazione del personale sul tema demenze, unitamente alle modifiche ambientali, ai percorsi intraospedalieri e territoriali, ed alla sinergia con il mondo del volontariato consentono di ridurre la disabilità ospedale-indotta mettendo al centro la cura della persona”.

“Per una persona con demenza e allo stesso modo per un anziano fragile il ricovero in ospedale può risultare molto difficile – sottolinea il professor Maresca – Ci si ritrova in un ambiente sconosciuto, senza i propri riferimenti e tutto questo genera agitazione e paura, peggiorando così il disorientamento fino a sviluppare il delirium, una condizione di confusione mentale acuta. Spesso bisogna ricorrere anche alla sedazione farmacologica e nei casi più gravi alle contenzioni fisiche. Sapere gestire con attenzione e umanità il paziente con demenza ricoverato significa innanzitutto rispettarlo ma necessita di una formazione specifica per tutti gli operatori sanitari. E una tale attenzione si traduce poi anche in una riduzione dei rischi di complicanze e dei tempi di degenza”. In autunno saranno avviati i primi corsi di formazione che coinvolgeranno tutto il personale della Geriatria. “Colgo l’occasione per lanciare un appello a quanti vorranno essere al nostro fianco per sostenere e realizzare questo importante progetto” conclude Maresca.

 

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Ultimo aggiornamento: 08/07/2025, 14:51

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