Competenze
La struttura di Medicina Nucleare, inserita nel Dipartimento dei Servizi, fonda la propria attività, soprattutto di diagnostica ma anche di terapia, sull’utilizzo di molecole dotate di bassa radioattività, spesso molto simili a quelle presenti nel nostro organismo che, somministrate in quantità infinitesime (traccianti) consentono, grazie alla radioattività emessa, di ricavare accurate informazioni funzionali relative a numerosi organi e apparati ovvero di trattare patologie come, ad esempio, l’ipertiroidismo.
Lo scopo clinico è quindi, di apportare informazioni funzionali alla diagnostica per immagine relativa a numerose patologie di vasto impatto sociale: cerebrali degenerative, endocrinologiche, cardiache, oncologiche, polmonari, nefro-urologiche, ecc..
I radiofarmaci utilizzati per le indagini diagnostiche di Medicina Nucleare quali le scintigrafie, le tomoscintigrafie, dette in acronimo SPECT e PET, non sono mezzi di contrasto e non inducono reazioni avverse significative (allergie o intolleranze), grazie anche ai modestissimi quantitativi somministrati. Anche l’esposizione alle radiazioni ionizzanti è solitamente modesta, in alcuni casi inferiore a quella prodotta dalle indagini radiologiche come, ad esempio, in campo nefro-urologico, nei pazienti pediatrici.
Attività cliniche
Indagini PET-CT:
mediante utilizzo di apparecchiatura dotata del più ampio campo di vista presente in commercio e di apertura massima di 80 centimetri di diametro, con conseguente rapidità di esecuzione dell’esame (12,5 min. per scansione Total Body contro i 30-35min. necessari ad altre apparecchiature PET), capacità di valutare lesioni molto piccole e utilizzo di dosi minori di radiofarmaco con significativo risparmio di dose per il paziente, per indicazioni oncologiche, neurologiche (malattie neurodegenerative tipo Morbo di Alzheimer, demenza fronto-temporale, LBD ecc.), infiammatorie e infettivologiche
Studi cerebrali:
- con PET-CT per la diagnosi precoce e differenziale in pazienti con deficit iniziali di memoria tra le varie forme di malattie neurodegenerative dementigene con 2 tipi di radiofarmeci: FDG e marcatore della beta-Amiloide (Morbo di Alzheimer, demenza fronto-temporale)
- con SPECT per il precoce riconoscimento del Morbo di Parkinson (SPECT cerebrale con tracciante neurorecettoriale-DATSCAN)
Studi cardiovascolari:
prevalentemente applicati al riconoscimento e al controllo nel tempo della cardiopatia ischemica mediante indagini tomoscintigrafiche (SPET e GSPET miocardica di perfusione)
Studi scheletrici:
sia in ambito oncologico, per stadiazione e controlli dopo terapia, che ortopedico, ad esempio per sospetta mobilizzazione di protesi articolari (scintigrafia ossea del corpo intero e mirato tomoscintigrafico successivo con utilizzo di apparecchiatura “ibrida” SPET-TAC, senza ulteriori somministrazioni di radiofarmaco a chiarimento di singole focalità, e scintigrafia ossea polifasica)
Studi morfo-funzionali dell’apparato urinario:
per definire la funzione separata di ciascun rene in corso di nefropatie, valutare la presenza di reflussi vescico-renali (soprattutto in età pediatrica) e studiare i pazienti sospetti portatori di nefropatie ostruttive
Studi funzionali endocrinologici:
soprattutto in ambito tiroideo, paratiroideo e surrenale, con applicazione di tecnica planare e SPECT-TAC
Studi linfoscintigrafici:
per la ricerca del linfonodo sentinella nella neoplasia mammaria, vulvare e nel melanoma
Studio della malattia tromboembolica polmonare
con Scitigrafia perfusoria e studio SPECT-CT
Studi con indicatori positivi:
di presenza, sede ed estensione di alcune neoplasie con applicazione di tecnica SPECT-TAC
Terapia radiometabolica dell’ipertiroidismo:
con studio dosimetrico e piano di trattamento personalizzato in cooperazione con l’UOC di Fisica Sanitaria
Terapia radiometabolica ossea palliativa:
trattamento delle metastasi ossee plurime di neoplasia prostatica con 223 Radio in casi selezionati